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SVILUPPO DEL SISTEMA "MIRROR"

Evidenze comportamentali e di neuroimmagine suggeriscono l’esistenza di un circuito neuronale denominato "sistema dei neuroni specchio" (MNS), deputato alla comprensione del significato delle azioni e delle intenzioni altrui, senza la necessità di un’esplicita mediazione cognitiva (Rizzolatti & Craighero, 2004).

La questione di come e quando il MNS emerga durante lo sviluppo è tuttora oggetto di dibattito. Alcune evidenze suggeriscono l’esistenza di un meccanismo innato (Meltzoff & Moore, 1983) in grado di stabilire un’immediata connessione tra input visivo e motorio (Lepage & Theoret, 2007), altri studi sostengono che il MNS si strutturi attraverso meccanismi di apprendimento basati sull’esperienza nel corso dello sviluppo (Heyes, 2010).

Nel nostro laboratorio, grazie ad un finanziamento europeo stanziato (European Research Council Starting Grant) alla Prof.ssa Turati, indaghiamo le origini e lo sviluppo dei meccanismi specchio nella prima infanzia attraverso misure neurofisiologiche e comportamentali. I risultati dei nostri studi supportano l’ipotesi dell'emergere precoce del MNS nel primo anno di vita.

 

Pubblicazioni più significative:

Kaiser, J., Crespo-Llado, M. M., Turati, C., & Geangu, E. (2017). The development of spontaneous facial responses to others’ emotions in infancy: An EMG study. Scientific reports, 7(1), 17500.

Natale E., Senna I., Bolognini N., Quadrelli E., Addabbo M., Macchi Cassia V., Turati C. (2014). Predicting others’ intention involves motor resonance: EMG evidence from 6- and 9-month-old infants. Developmental Cognitive Neuroscience, 7, 23–29​

Turati C., Natale E., Bolognini N., Senna I., Picozzi M., Longhi E., Macchi Cassia V. (2013). The early development of human mirror mechanisms: Evidence from electromyographic recordings at 3 and 6 months. Developmental Science, 16, 793-800.

PERCEZIONE E RICONOSCIMENTO DEI VOLTI

Lo studio dello sviluppo delle abilità di riconoscimento dei volti rappresenta un filone di ricerca a cui il laboratorio ha dedicato molte risorse fin dalla sua costituzione. In questo ambito sono attive diverse linee di ricerca, che interessano sia la prima infanzia che l’età prescolare, nonché in alcuni casi anche l’età adulta.

1) Una prima linea di ricerca indaga la capacità dei bambini di 3 e 9 mesi e di 3 anni di vita di discriminare volti di diverse età. L'ipotesi è che i bambini nel corso del primo anno di vita perdano gradualmente la capacità di discriminare dal punto di vista percettivo volti appartenenti a categorie alle quali non vengono frequentemente esposti. Questo fenomeno di sintonizzazione verso le categorie di volti con cui normalmente interagiamo è particolarmente affascinante, in quanto dimostra come una capacità presente all'inizio dello sviluppo venga perduta se non interviene nel corso dello sviluppo un'esperienza in grado di stimolarla e mantenerla.

2) Una seconda linea di ricerca ha l'obiettivo di indagare la relazione tra il riconoscimento dell'identità di un volto e l'elaborazione di un'espressione emotiva nei primi mesi di vita. Le nostre ricerche indicano che nella prima infanzia un'espressione felice esercita un effetto di facilitazione sui processi di riconoscimento dell'identità di un volto, mentre in età prescolare questa relazione diventa più complessa, in quanto la felicità non sempre facilita il riconoscimento dell’identità.

 

Pubblicazioni più significative:

Kobayashi, M., Macchi Cassia, V., Kanazawa, S., Yamaguchi, M. K., & Kakigi, R. (2018). Perceptual narrowing towards adult faces is a cross-cultural phenomenon in infancy: a behavioral and near-infrared spectroscopy study with Japanese infants. Developmental Science, 21(1), e12498. DOI: 10.1111/desc.12498.

Macchi Cassia, V., Bulf, H., Quadrelli, E., & Proietti, V. (2014). Age-related face processing bias in infancy: Evidence of perceptual narrowing for adult faces. Developmental Psychobiology, 56, 238-248.

 

Macchi Cassia, V., Luo, L., Pisacane, A., Li, H., Lee, K. (2014). How race and age experiences shape young children’s face processing abilities. Journal of Experimental Child Psychology, 120, 87-101.

 

LO SVILUPPO DELLE ABILITA’ NUMERICHE

In questo progetto indaghiamo se i bambini, già ad un'età precoce (a 4 e a 7 mesi di vita), siano in grado di elaborare informazioni numeriche e ordinali. Vengono presentati su uno schermo degli stimoli che differiscono fra loro per grandezza e numerosità, e contemporaneamente vengono videoregistrati i movimenti dello sguardo del bambino. L'analisi dei tempi di fissazione così ottenuti ci fornisce preziose informazioni sulla capacità del bambino di discriminare fra stimoli simili per aspetto ma diversi per grandezza o numerosità di elementi.

 

 

Pubblicazioni più significative:

Bulf, H., de Hevia, M. D., Gariboldi, V., & Cassia, V. M. (2017). Infants learn better from left to right: a directional bias in infants’ sequence learning. Scientific Reports, 7.

 

Bulf, H., de Hevia, M.D., & Macchi Cassia, V. (2015). Small on the left, large on the right: Numbers orient visual attention onto space in preverbal infants. Developmental Science. 

Macchi Cassia, V., Bulf, H., McCrink, K., & de Hevia, M. D. (2017). Operational Momentum During Ordering Operations for Size and Number in 4-Month-Old Infants. Journal of Numerical Cognition, 3(2), 270-287.

LO SVILUPPO DELLA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO

La percezione del nostro corpo è multisensoriale in natura e per capire se una parte del nostro corpo ci appartiene utilizziamo la visione, il tatto, la propriocezione e persino l'udito. In questo progetto osserviamo come la rappresentazione multisensoriale del corpo cambia nel corso dello sviluppo tipico e atipico, ad esempio se viene a mancare una modalità sensoriale (i.e., cecità) oppure a seguito di malattie neurodegenerative.

 

Pubblicazioni più significative:

Nava, E., Bolognini, N., & Turati, C. (2017). The Development of a Cross-Modal Sense of Body Ownership. Psychological Science, 28(3), 330-337.

Nava, E., Mattioli, F., Gamberini, C., Stampatori, C., Bellomi, F., Turati, C., ... & Bolognini, N. (2017). Altered bodily self‐consciousness in multiple sclerosis. Journal of Neuropsychology.

Nava, E., Steiger, T., & Röder, B. (2014). Both developmental and adult vision shape body representations. Scientific reports, 4.

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